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Gite in Lombardia belle, originali e poco sbatti

Ambrogio, hai voglia di qualcosa di buono? Che ti riporti al mondo ma che non sia affollato, molesto, inflazionato e troppo sbatti? Magari anche che non siano le solite gite a Bergamo Alta, Vigevano con la sua piazza rinascimentale o la biciclettata sulla Martesana che ormai è più trafficata della Paullese? Ehi, amico, sono qui, leggimi.

Mo’ ti sgancio qualche dritta per respirare aria pulita, mangiare bene, rifarti gli occhi e scattare tante fotine fuori da Milano senza passare 3 ore in macchina (la Valtellina magari un’altra volta). Ah, ps. Per quanto ami la natura, non sono sportiva, non ho le scarpe da trekking e non mi piacciono le mazzate sotto il sole, quindi ecco, escursionismo sì ma molto soft.

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Varenna con villa, castello e crotto

L’ho scoperta qualche giorno fa grazie a @luigignolo e alle sue stories #nofilter al borgo di Varenna sul quel ramo di Lecco del Lago di Como. Non è un paesello come gli altri – Bellagio, ad esempio, mi ha delusa – ma ha Villa Monastero, aperta ora e con 2 km di giardino botanico sul Lungolago, il Castello di Vezio poco più in alto e anche il Crott del Pepott, una trattoria montana con polenta, affettati, formaggi e vino a pochi euro. Io mi farei una giornatina lì con tramonto sul lago.

2

Triangolo Lariano

Qui cito Giulia detta Il Mancio: “Lo schifano tutti per mete più incontaminate ma invece nasconde incredibili sorprese”. Consiglia di partire comodamente poco prima di pranzo, impostare Piano Rancio come destinazione su Maps, lasciare lì la macchina e poi salire su per la strada del santuario. Prima tappa Monte Forcella con pranzo al sacco e poi due ore fino al cucuzzolo con vista mozzafiato. Se non avete voglia di camminare, fermatevi al Rifugio Martina (che forse ora è chiuso, chiamate), ci sono comunque una bella vista, aria buonissima e tantissimi fiori.

3

Villaggio di Crespi d’Adda

Vi incollo la risposta che mi ha appena mandato l’ufficio cultura di Crespi: “Il Villaggio di Crespi d’Adda è una frazione del Comune di Capriate S.Gervasio ed è un paese abitato. Non esistono né orari di apertura né biglietti d’ingresso ed è possibile visitarlo come un qualsiasi altro centro storico”. La mia domanda era stata: “Come funziona”, ahah.
In ogni caso si tratta del villaggio operaio dell’800 meglio conservato dell’Europa meridionale, entrato nel 1995 a far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Googlate, è bello.

4

Cremona con Duomo e Tapirulan

Non ci perderei troppo tempo, è piccola, provincialotta e poco animata. Il solo Duomo, però, merita una visita + il bellissimo negozio d’illustrazione Tapirulan, che fa anche mostre, concorsi e call nazionali. Un vero punto di riferimento in Italia per artisti e gente creativa.

5

Crema, Guadagnino a parte

Nessuno se la filava prima di “Call me by your name”, dove comunque del centro storico si vede poco e niente. Ho scoperto poi grazie a Laila e alla sua folta colonia cremasca che è un gioiellino, non c’entra niente con Cremona, hai dei palazzi bellissimi e si mangia meglio (i tortelli cremaschi, qui). Dalle foto mi sembrano imperdibili il Duomo, Palazzo Benzoni, Piazza Trento e Trieste, l’ex convento di Sant’Agostino, Palazzo Bondenti Terni De Gregory e l’oratorio di San Giovanni Battista. In questo post ci sono tutti gli orari, meglio evitare la domenica, che è tutto chiuso.

6

Val Brembana: sentiero delle vasche

“Se hai voglia di rilassarti al sole e goderti una birra con i piedi a mollo, ti fermi in una delle prime vasche naturali all’inizio del sentiero. Se invece sei più avventuroso puoi proseguire fino all’ultima vasca fino ad arrivare poi a San Tommaso”, afferma Giulia. Io non sono avventurosa, quindi buona la prima. Sconsigliato se ha piovuto molto qualche giorno prima.

7

Canzo: sentiero dello spirito del bosco

Su questo ero un po’ scettica, ma Giulia mi ha assicurato che, sebbene sia pensato per famiglie e bambini, è comunque un itinerario molto bello e rilassante, immerso nella natura. Si trova tra Prim’Alpe e Terz’Alpe: una volta arrivati a Canzo basta seguire le indicazioni per Fonte Gajum. Boh, proviamo.

Per ora è tutto, ma aggiungerò 😀