Sassofono, avanguardia e tante Ichnusa da Standards
Sono già andata da Standards tre volte, la cui ultima è stata una combinazione di concerto di fumogeni prima (sì, avete capito bene) + monologo in inglese con elettronica minimal dopo. Non inorridite, è semplicemente tutto molto strano, di quelli che oscilli tra l’ommioddio wow e il ma dove cazzo sono capitata. Vi consiglio, tra l’altro, di iscrivervi alla newsletter o di Standards o dell’associazione Terzo Paesaggio che si occupa della riqualificazione culturale delle periferie, ci sono chiccone che non verrete mai a sapere a meno di ricevere le loro mail.
Io insisto, andrò finché non mi sembrerà tutto normale. Venerdì 19 ottobre alle 21.00 ci sarà la performance del sassofonista Ben Vince, che pare faccia col sassofono cose strane, non ce la caveremo con una jam session.
Beveteci su, fatevi un cannone, vi sembrerà tutto al di là del bene e del male. La tessera associativa costa 5€, lo spettacolo non si sa, forse altri 5€ per un totale di 10. Dentro lo studio vendono tante Ichnusa.
PS. Lì a due passi c’è la Scighera, per chi poi volesse fare un bagno di umiltà.