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Open House Milano 2019: i 10 interni da non perdere

Finito un Piano City, se ne fa un altro (di evento). Il prossimo weekend – cataclismi permettendo – ci sarà l’edizione 2019 di Open House Milano, la rassegna dedicata all’architettura e agli interni dove studi, case private e associazioni aprono le loro porte a noi comuni mortali. Siccome, se spulciate il programma, vi ci ritrovate anche hotel, cascine, addirittura chiese che sono ovviamente aperti tutto l’anno, vi ho selezionato solo quello che o vedete adesso o se ne parla per l’anno prossimo, con una predilezione per appartamenti di privati o studi visitabili su appuntamento. Prego, non c’è di che.

Sabato 25 maggio

Africa in ringhiera

10.00-17.30
Via Gian Giacomo Mora, 16
Appartamento di ringhiera di un artigiano dell’800 in zona Ticinese ristrutturato da una coppia di diplomatici collezionisti di meraviglie dal mondo.

Casa sul tetto

10.00-13.30
Via Ventura, 5
Costruita sul tetto degli ex uffici Faema, questa casa è tutt’uno con il giardino ed è diventata un modello da seguire per i materiali, la tecnica e gli impianti che mantengono la temperatura costante tutto l’anno.

Foresta sospesa

10.00-13.30
Via Paolo Sarpi, 42
Una foresta urbana lussureggiante a disposizione di tre appartamenti con terrazzi pieni di amache, rampicanti e alberi da frutto. Un locus amoenus abitato da pochi e sognato da tutti, nel cuore di Chinatown.

Lanterna sul tetto

10.00–17.30
Via Morazzone, 10
Un sottotetto trasformato in lucernario dallo stesso studio Florulli della foresta di cui sopra, più o meno nella stessa zona. Un angolo magico di Milano, tutto piante, finestroni e romantiche lucine.

Ex saponificio Gavazzi e Figli

14.00-18.30
Via Boncompagni, 57
Da piccolina la fermata Porto di Mare aveva per me qualcosa di mitico: pensavo ci fosse il mare per davvero, e un porto e tanti marinai. Invece era solo l’approdo grigio grigissimo dell’idrovia Milano-Po. Là dove c’era un saponificio ora c’è Porto di Mare Docks (hipsterisssssssimo), uno spazio per eventi con spazi di coworking e fablab. E fa molto Meatpacking District.

Film + aperitivo da Federico Delrosso

18.30
Corso Italia, 68
Valentina detta “Pizzetta” o anche “La fidanzata del Nena” è una designer tanto carina che ci lavora e ci ha invitato tutti all’aperitivo con proiezione del film d’architettura “Dreaming the real”, che dura soli 13 minuti, poi si beve.

Domenica 26 maggio

Casa Giulio Ciampi

11.00-17.30
Via Balbo, 4
Vecchia officina degli anni Venti diventata loft su tre piani fitto fitto di opere d’arte, dipinti e sculture coloratissimi. Una casa d’artista, solitamente chiusa e oggi aperta al pubblico.

Espinasse 31

10.30-17.30
Via Espinasse, 31
Sulla stessa via del fantastico Masada, vecchio capannone industriale ora diventato club d’elettronica all day long, Espinasse 31 è una residenza per pop e street artist internazionali collocato in un’ex tipografia dai finestroni Vecchia Milano. In occasione di Open House, i 5 artisti in residenza mostreranno ciò che hanno realizzato.

Ted Milano

11.00-17.30
Via Randaccio, 5
Per qualche secondo ho pensato fossero gli studi della piattaforma di e-learning TED, ma poi niente, no, è uno spazio dedicato al design in tutte le sue forme. Architetture anni Trenta si stagliano in un giardino decadente di roseti e palme, mentre sontuose carte da parati fanno da sfondo a mobili vintage e tappeti pregiati annodati a mano.

Casa Studio Aricò

10.30-15.00
Via Nicola d’Apulia 7/a
Vuoi vedere la casa di un designer di fama internazionale? Antonio Aricò apre le porte del suo appartamento a NoLo che è insieme studio, casa e showroom tra toni naturali, piante e calore del legno.

Nonostante Marras

10.00-13.30
Via Cola di Rienzo, 8
Situato in un’ex officina elettromeccanica all’interno di un condominio anni Trenta, Nonostante Marras è lo spazio espositivo dello stilista Antonio Marras, di solito aperto e visitabile anche durante il Fuorisalone. Prima o poi va visto perché è stupendo e super instagrammabile (pavimento alla Kubrick, grandi credenze in legno, poesie in bagno, ecc).