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Le 5 migliori piscine all’aperto di Milano per non buttarsi dal 5° piano

Qualsiasi milanese povera come me – dove per povera intendo “senza seconda casa al mare” – odia le piscine quasi quanto le cimici. Ho detto quasi. Perché ci ha dovuto passare mesi da piccola, sa cosa vuol dire “onicomicosi” e conosce la formula chimica del cloro prima ancora dell’alfabeto. Con cosa fa i castelli di sabbia? Con le pietre e i fili d’erba finta. Povera cara.

Ecco che appena guadagnerà du’ spicci coglierà ogni occasione per: farsi degli amici ricchi a cui scroccare pernottamento a Chiavari; fare un salto ad Arenzano perché dopotutto è più vicina del Primark di Arese; spararsi lo stipendio per due miseri a giorni a Santorini (tratto da una mia storia vera).

Ci sono volte, però, in cui il mare è veramente un miraggio, il condizionatore è rotto e sudi da ferma che neanche nella stagione dei monsoni ad Hanoi. E l’idea della piscina torna prepotentemente a far capolino.

Ecco le 5 meno squallide in cui passare anche solo 2-3 ore tra uno spetteguless e uno spritz a bordo vasca.

1

Piscina Romano o “Ponzio”

A pochi passi dalla M2 Piola e quindi da Politecnico e Città Studi, è la piscina comunale più pulita, carina, elegante ed economica di tutte. C’è solo una grande vasca in mezzo con bagni e spogliatoi in delle casette basse anni ’30, un periplo piastrellato e poi del verde – poco – con degli ombrelloni. Con bar e sedie di plastica Algida per un Cornetto o una Coca pomeridiani. Giornaliero: 7-8€.

2

Punta dell’Est, Idroscalo

Dopo essere stata in Uruguay due estati fa, questo nome mi sa di perculo infinito. Punta del Este è infatti la località di mare più chic e mondana del Sud America, una specie di Porto Cervo dell’emisfero australe. Ecco, qui di smeraldo c’è solo il colore della vasca. Però dai, ce ne sono due, belle grandi e pulite, e al di là degli alberi c’è quella bella pozzangherona artificiale dell’Idroscalo che, con un bel po’ di immaginazione, occhi chiusi e musica in cuffia, può sembrare non dico il mare, ma quantomeno il Lago Maggiore. Giornaliero sabato e domenica? 12€.

3

Beach Forum

Ombrelloni, chiosco, lettini (a pagamento) e tanto Parco Sud a pochi metri, mmm che goduria. La vasca olimpionica è bella grande, gli spogliatoi puliti e non c’è mai tanta ressa. Stiamo sempre parlando di Assago e non di Folegandros, ma almeno non sa di fungo. Giornaliero feriale: 10€, festivo: 13€.

4

Bagni Misteriosi

Sono dei furbacchioni. L’ex piscina Caimi, fiore all’occhiello dell’edilizia urbana fascista, è stata rimessa a nuovo due anni fa con tanto di inaugurazione, dj set e tante belle cose. Detto questo, di misterioso non c’è proprio niente. Del resto quelli della Fondazione Pier Lombardo (vedi Teatro Franco Parenti) sono tutto pubblicità e nient’arrosto. No dai, un arrosticino c’è: il giovedì sera puoi ascoltare jazz dal vivo mentre ti fai il bagno di notte. Tutto è molto pulito e conforme al mediolanensis del centro, very very fighetto. I prezzi variano a seconda del giorno e della fascia oraria e vanno da un minimo di 7 (lunedì mattina) ad un massimo di 15€ (il giovedì dalle 14 alle 23).

5

Argelati

Questa la metto solo perché ci abito di fianco e mi pareva brutto non metterla. L’Argelati fa schifo, ragazzi. Ma non quanto il Lido di Lotto (bel concept ma feci alle pareti dei bagni) o la piscina Sant’Abbondio. Va bene per starci due ore in settimana (no weekend), prendere il sole, pucciare i piedi nell’acqua e poi andarsi a prendere un gelato o uno spritz sul Naviglio Grande. Giornaliero: 7-8€. Tre anni fa era 5, ladri.