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10 posti in cui trovare vestiti da nonna a meno di 20€

Me l’avete chiesto in tante (no, non è vero, solo una) e quindi eccomi qua, a svelarvi i miei segreti più inconfessabili (non è vero, lo dico a cani e porci). Dove compro i miei vestiti da nonna, quelli che addosso a me “uh che tipa, chissà dove li trova” ma poi se li vedi sul manichino “mio dio, che schifo”? Ora ve lo dico, ma solo perché siete voi. Quattro gatti.

Giuro che non farò la figa dicendovi “questo viene da San Telmo, Buenos Aires” o “me l’ha portato mia madre dal Kashmir”, anche perché, ricordatevi sempre, yo soy tìrquia, no tengo dinero, caballero.

1

Napoleone

In una traversa di via Torino, in via degli Arcimboldi, c’è lui, Napoleone, uno sgabuzzino di 10 mq con quattro file di stampelle con appesi vestiti, gonne, giacconi, gilet, maglioni, tutti di seconda mano. Vintage, sì, ma economico. Si trovano Levi’s 501 a 25€, vestiti in seta o 100% cotone a 15€ e capi unicissimi, di quelli che non avresti mai il coraggio di mettere ma dovresti, tanto a Milano non ti caga nessuno lo stesso.

2

Papiniano

Dicono sempre che in Papiniano vadano le signore della Milano bene a spendere du’ lire per fare un figurone o le costumiste di cinema e teatro a prendere ispirazione. Bah, io ho sempre visto marocchini che vendono maglioni XXXXL a 1€ ad altri marocchini + me. Non dovrei dirlo ma sono chiaramente tutti rubati e di seconda mano. Mi faccio sempre problemi morali ma dopo 5 secondi ne compro tipo 20. Sono bellissimi. Che schifo? Metti tutto in lavatrice col Napisan e passa la paura.

3

La bancarella di via Paoli

Di buono, l’inverno, c’è solo la bancarella di via Paoli durante il Mercato dell’Antiquariato di Porta Genova, l’ultima domenica del mese. È quella in fondo sulla sinistra, proprio verso l’Argelati. Vende maglioni in 100% lana scozzese e inglese caldi, belli, colorati e originali. Costo? 10€ fisso, 20€ se in cachemire. Vi assicuro che dopo anni di acrilico a 30-40€ che fa i pallini, irrita la pelle, fa sudare e non tiene neanche caldo, la lana è l’unica svolta possibile.

4

Humana Vintage

Un tempo c’era solo il negozio di via Cappellari in Duomo, enorme e fetentone, poi ci dev’essere stato un rebranding per cui ora ci sono un sacco di punti vendita peraltro molto chic, fra tutti quelli in via Vigevano e via De Amicis. A fine agosto sono entrata e c’era tutto a 5€, mi è preso il raptus e ho comprato 5 vestitoni fluo e/o a pois a 25€. Regala emozioni.

5

Depop

Prima di 21Buttons c’era lui, Depop, l’app delle fashion blogger. Se la scaricate e vi fate un giro a caso, vi sembrerà carissima, ma il trucco sta nel seguire 4-5 profili economici e guardare sempre quelli. Io ho preso delle Vans nuove a 25€, diversi vestiti stile bombardamento del ’43 a 12€, un maglione in 100% cachemire a 15€ e altri vestitini estivi in cotone o lino a 10€, tipo quello coloniale in stile “La mia Africa” che potete vedere nelle mie foto Instagram della Giordania. Bella vera.

6

Il mercato di via Termopili

Galeotto fu l’incontro con Chiara Dal Maso, illustratrice e influencer zero waste di NoLo (ma lei questo ancora non lo sa), che praticamente è amica di tutti i mercatari sopra Loreto. Quello di via Termopili è un mercatone particolarmente hardcore dove, se ti sporchi le mani, puoi tornartene a casa con un paio di scarpe di cuoio Frau + qualche libro + 2 vestiti + 1 gilet, tutto a 5€, giuro. Tanto poi li sciacqui nell’acido muriatico e passa la paura.

7

La cantina di mamma

Uga potrebbe benissimo essere uno dei protagonisti di “Sepolti in casa” perché non butta via niente di niente mai e non se ne rende neanche conto. Due anni fa, dopo vent’anni, ha iniziato (e poi bruscamente interrotto) lo svuotamento della cantina e io vivo ancora di rendita. Tra le centinaia (giuro) di vestiti, ho recuperato: due completi maglietta + pantaloncini di Luciano Soprani, venti abiti anni Settanta, quattro gonne-pantalone, svariate magliette anni Ottanta, cinque borse di cuoio di Pollini e Roberta Camerino e tre bikini alla Baywatch. Peccato che io non sia Pamela.

8

Vintag

App scaricata da poco che fa concorrenza – dibbrutto proprio – a Depop, che invece ultimamente ha aumentato i prezzi e si è fatta troppo hipster. Vintag non si limita solo ai vestiti, ma ha oggetti di modernariato davvero fighi sotto i 50€: radio, servizi da tè, sedioline, comò, miliardi di accessori Naj Oleari. Io le ho entrambe che male non va, viva la concorrenza 😉

9

Garage Sale Chez Babette

Mercatino delle pulci davvero alla Brick Lane, non come quella cialtronata dell’East Market o del Wundermarkt. Innanzitutto è in un garage vero e poi non ci sono sempre i soliti culattoni raccomandati che fanno pagare un turbante di pezza 40€. Bando alle prese per il ciap, per quella cifra prendiamo un volo per Londra e li troviamo ben più fighi a 3€ nell’East, quello vero.

10

Sous Vintage

Qui sono un po’ di parte perché ce l’ho sotto casa, non ha saldi e non è così tanto conveniente, però ha dei pezzi introvabili, molti capi firmati (per quelle a cui piace il genere) e gonne, vestiti e borse a prezzi accessibili, dai 10 ai 30€. Io qui ho trovato una borsa a tracolla di cuoio a 20€, un gonnellone rosso a 10€ e un abito invernale turchese coi bottoni laterali d’oro a 15€. Vi ho fatto passare la voglia, lo so.

Ah, poi ci sarebbero anche le mie magliette e borse, se volete. Non che siano ‘sti capi imperdibili, però almeno sostenete la causa, se non la mia mia, quella di una Milano più gratis.