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Il meglio dell’arte contemporanea GRATIS alle Gallerie d’Italia

Mi sono rifiutata di chiamare questo post “Arte come rivelazione” – il titolo della mostra dedicata alla collezione Agrati ora alle Galleria d’Italia – perché, come al solito, non dice niente, non è attraente e allontana la gente comune all’arte contemporanea, già vista come qualcosa di criptico, inaccessibile e auto-referenziale, anziché avvicinarla.
E invece, questa della collezione Luigi e Peppino Agrati (dell’Agrati Group, multinazionale brianzola di componenti industriali, ndr), è una gran bella mostra: 74 opere, sia italiane che americane, tutte appartenenti ai maggiori esponenti dell’arte post anni ’50, concettuale, pop, povera e transavanguardista.

Chi c’è c’è e chi non c’è ciccia

C’è almeno un’opera a testa di Fausto Melotti, Lucio Fontana, Alberto Burri, Jannis Kounellis, Yves Klein, Luciano Fabro, Mario Merz, Giulio Paolini, Mario Schifano, Andy Warhol, Richard Serra, Robert Rauschenberg, Cy Twombly, Joseph Kosuth, Alighiero Boetti, Vincenzo Agnetti e Dan Flavin (quello dei neon colorati di Villa Panza e della Chiesa di Sant’Annunziata della Chiesa Rossa, per dire). Mai sentiti? Fidatevi di me, nulla che non sia esposto da decenni al MoMA, al MAXXI o al nostro Museo del Novecento.

Le Gallerie d’Italia poi sono fantastiche: entri gratis, sono aperte le domenica fino alle 19.30, hanno l’aria condizionata e puoi lasciare tutto nel guardaroba senza pagare niente. Ah, e sono bellissime, dimenticavo.