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Jan Fabre e i castelli blu: una mostra diffusa

Vi anticipo che io ho conosciuto questo signore (artisticamente, intendo) mentre letteralmente si “scartavetrava” la pelle con dei fogli di carta vetrata e sangue qua e là. Una personcina equilibrata, insomma. Poi ok, è il papà della Bic Art – opere d’arte, piccole o monumentali, fatte con la penna Bic – e ha trascorso gli ultimi 40 anni di carriera a farsi arrestare per performance pubbliche deliranti, quindi sono ancora indecisa se ammirarlo o aver paura che vada in giro a piede libero.
In ogni caso Jan Fabre è un artista quotatissimo e una vera e propria icona – ci ha fatto un catalogo la Taschen, per dire – quindi vale la pena conoscerlo anche solo per farsi una cultura pop. Ora c’è una sua mostra, “I castelli nell’ora blu”, alla galleria Building in centro, con disegni, collage, film, fotografie e sculture dedicate alla serie di castelli, fra tutti quello di Tivoli, che Fabre ricoprì interamente di fogli colorati di blu con la penna Bic. C’è qualche altra sua opera alla Basilica di Sant’Eustorgio (gratis) e alla Cappella Portinari (6€) per una mostra diffusa che mette in comunicazione luoghi diversi della città.

Si tratta della prima personale interamente dedicata all’artista a Milano ed è un evento, perché su Fabre, già da anni, stanno facendo retrospettive gigantesche in tutta Europa. Io, ad esempio, l’ho conosciuto al Museo d’Arte Contemporanea nell’Andalusia, a Siviglia.

La galleria, bellissima, è aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 19 e la mostra durerà fino al 22 dicembre. Avete tutto il tempo.