Folk, foto e taglieri in Cascina Martesana

Siano beati, nei secoli dei secoli, i seguenti posti: MARE, BASE, Palazzo Reale, Triennale, Hangar Bicocca e Cascina Martesana, la mia ultima scoperta. Non che sia nuova eh, ma per me, vecchia ciabatta di Milano Sud, la vascata fino all’altro Naviglio doveva proprio essere meritata.
E la Cascina se la merita 1- perché è rimasta aperta e attiva tutto agosto mentre voi infami eravate a Creta; 2- perché ha un palinsesto da far impallidire il Fuorisalone; 3- perché d’estate è un bel posticino, curato ma sempre verace, ché i tavolini svedesi col macaron sono buoni solo per le fotine di Instagram ma poi ciao.

In questi giorni fa molto fresco e le zanzare si sono dimezzate, motivo per cui vi consiglio di andarci ora più che mai: prendere un tagliere a 5€ con del buon vino nei tavolini all’aperto davanti ad un concerto folk sarà gradevolissimo.

Mercoledì 29 agosto alle 21 suona il Bandarone, ensemble di musica acustica composto da chitarra, flauto, cornamusa e altri strumenti della tradizione popolare come il bouzouki, le uilleann pipes, il bodhran e il cajon. 3 2 1, googliamo.

Non solo. Al Bagnin de Gorla, galleria espositiva della Cascina, c’è l’ultima mostra del ciclo “Altri Mondi 2018” (in chiusura): foto di paesaggi mediate da filtri colorati scattate da Paola Rizzi.

Ricapitolando: mostra, concerto, tagliere e vino a max 7€ tutto. Viva le nutrie, viva la Martesana.